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Progetto sperimentale - 2025
Rappresentazione astratta e interpretazione dei Non-Luoghi
Riflessi dei Non-Luoghi
L'idea esplora il “non-luogo” come spazio anonimo di passaggio, in cui l’unica traccia delle persone è un riflesso che si accende e scompare sulle superfici di vetro.
Progetto sperimentale - 2025
Rappresentazione astratta e interpretazione dei Non-Luoghi
Non-luogo e anonimato
Nel non-luogo l’identità personale è momentaneamente sospesa: si entra in una sorta di parentesi, dove valgono solo regole tecniche e istruzioni (cartelli, flussi, controlli).
Questi spazi non chiedono di essere abitati, ma solo attraversati, e le storie individuali che li percorrono non sedimentano, restano come presenze fugaci che non lasciano memoria condivisa.


Le immagini create con l'aiuto dell'intelligenza artificiale trasformano corridoi, gate e sale d’attesa in architetture di vetro, luce e riflessi, cancellando ogni segno narrativo riconoscibile per enfatizzare l’astrazione e l’anonimato del non-luogo.
L’uso di superfici trasparenti e lucide moltiplica le linee prospettiche e crea sovrapposizioni di piani, come se lo spazio stesso fosse attraversato da presenze che non si possono afferrare, ma solo intuire nel gioco di luci e riflessi.


Riflesso come traccia dell’anima
Nelle immagini le persone non compaiono mai direttamente: ciò che resta di loro è solo un riflesso, una luce colorata, un’ombra specchiata sul pavimento lucido.
Il riflesso diventa così la metafora visiva delle “infinite anime” che passano nel non-luogo: non c’è ritrattistica, ma una presenza essenziale e impalpabile, che suggerisce come l’esperienza personale sia reale e viva pur senza lasciare segni stabili nello spazio.
Questo lavoro esalta la dimensione sospesa, quasi metafisica, dove ogni individuo si riflette per un istante e poi scompare, confondendosi con tutti gli altri.
Le immagini diventano così “ritratti senza volto” di comunità in perenne movimento, in cui l’identità non è fissata in un punto, ma si dissolve continuamente nel flusso di luce, vetro e tempo.

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